Sport dopo il parto? Parliamone

Dopo il parto tutte le neo-mamme non vedono l’ora di  rimettersi finalmente in forma!

Mi sembra ovvio! Dopo aver fatto la cosa più straordinaria del mondo, l’impresa epica per eccellenza, è normale guardarsi allo specchio e chiedersi:

“Quando tornerò come prima?”
“Ci riuscirò piuttosto?”

Io ho questo ricordo: qualche ore dopo aver partorito mio figlio mi sono alzata e sono andata al bagno per rinfrescarmi un pò….ho preso coraggio e mi sono guardata allo specchio per vedere come era il mio corpo.

Non ero molto preparata a quell’immagine …ovviamente la pancia era quella che mi destava più preoccupazione e già mi vedevo ad ammazzarmi di addominali.

Nel tempo ho capito che questo cruccio della pancia è un comune denominatore per tutte le mamme per questo ho scritto l’articolo intitolato “siamo mamme oltre alle pance c’è di più”.

Purtroppo però c’è anche un’altra tessera del puzzle da conoscere: la DIASTASI dei retti addominali

Frenesia di tornare in forma

Dopo il parto non c’è più la scusa “mangio per due” oppure “sono stravolta dal pancione, oggi mi riposo”.

Già il giorno dopo aver partorito scatta la voglia di riattivare la modalità “donna” e tornare a stare attente a tutto quello che ci teneva “più o meno” in una taglia decente prima della gravidanza.

Mosse dalla frenesia del momento abbiamo nostalgia della pancia pre gravidanza ( per le più fortunate dell’amata tartaruga) , vogliamo che torni subito come prima e agiamo come wonder-woman (a giorni alterni…dipende se soffrite della depressione post-parto) salvo poi fare più danni che altro!

Sai cosa fa ogni donna appena torna a casa dopo aver partorito?

Scarica applicazioni di esercizi da fare in casa, da incastrare tra le poppate …e giù a fare addominali.

Se riesce a ritagliarsi più tempo si iscrive subito in palestra o torna al suo sport preferito come se non fossi mai stata incinta.

Davvero è cosi semplice?

Le trasformazioni continuano dopo il parto 

E’ la natura che lo vuole, abbiamo donato spazio al bimbo per 9 mesi ed ora quello spazio deve tornare com’era, con i suoi tempi…non i nostri!

Chi ha partecipato alla prima edizione del MOM to BE ha visto con i propri occhi cosa in realtà accade e perchè. Abbiamo mostrato alle partecipanti incinte delle foto un po’ forti, ma credimi è quello che serve per prendere sul serio l’ argomento della remise en forme post parto.

Uno dei cambiamenti da affrontare è quello della diastasi dei retti addominali.

Se mi segui su facebook sai bene che desidero diffondere la conoscenza di questa condizione che può sfociare in patologia e sostengo attivamente l’associazione no profit Diastasi Donna.

Al MOM to BE la presidentessa, Elena Albanese, ha illustrato di cosa si tratta, come prevenirla o come eventualmente operarla (…e ti dico che è meglio prevenire!).

Per fartela breve, quel pancione che vorresti  tornasse ad essere com’era prima della gravidanza…ci può mettere anche un anno!

Cosa NON fare in quell’anno? una delle cose peggiori da evitare come la peste è proprio l’attività fisica non controllata!

La storia di Cinzia

E’ un nome fittizio che uso per raccontarti la storia di una cliente del Mommy’s.

Proprio lei mi ha espressamente chiesto di parlarne affinché più donne possibili non incorrano negli stessi suoi problemi.

Cinzia è una sportiva da sempre davvero in forma, a parte i comuni inestetismi localizzati.

Dopo aver partorito il primo figlio torna subito alla sua attività fisica preferita, come se nulla fosse successo.

Dopo qualche tempo nota un bozzetto sulla pancia, poco sopra l’ombelico. Non ci aveva mai fatto caso, non gli da importanza e continua la sua vita come nulla fosse.

Rimane incinta del secondo figlio e durante la gravidanza vede ancora questo bozzetto, ma col pancione che cresce quasi non si nota.

Dopo il parto fa come con il primo figlio, di corsa in pista a tuffarsi nella sua attività fisica preferita.

Non era una sportiva professionista, sia chiaro, semplicemente faceva attività fisica come tutte, due volte a settimana impiegando gli addominali.

Quel bozzetto torna a farsi vivo e finalmente si decide e “dedica del tempo a se stessa” impegnandosi ad indagare di cosa si trattasse (sempre perché noi mamme pensiamo solo ai figli e per noi “c’è tempo”!).

L’ecografia parla di ernia epigastrica. L’ecografo la tranquillizza, nulla di che.

Altra gravidanza, terzo parto naturale. L’ernia è sempre lì, anzi ancora più evidente.

La pancia piatta non c’è più, quando contrae gli addominali si vergogna, invece della tartaruga ora c’è qualcos’altro!

Il difetto sull’addome comincia a diventare un complesso, lei che vantava una pancia invidiabile ora si vergognava a mostrarla.

Non solo.

Dopo tre gravidanze le sembrava ovvio che quel volume rimanesse lì, come se fosse sempre incinta (e poverina non mancavano le occasioni in cui le chiedevano se stesse aspettando il quarto!).

“Un disastro…certo però ho dato al mondo tre figli, dovrei essere felice e invece penso alla pancia…ma davvero deve ‘finire’ così?!”

Piacersi non è un delitto

No, una mamma ha il diritto naturale di tornare ad essere felice del proprio corpo.

E così comincia ad indagare sul serio, vuole capire se è un problema con cui conviverci o si può fare qualcosa.

Si affida ad un chirurgo, le trova due ernie, epigastrica e addominale, e la mette in lista per un intervento.

Una semplice retina in laparoscopia (tre buchini sull’addome) e tutto dovrebbe tornare a posto…le dicevano.

Dopo un anno, l’intervento.

Si era organizzata per fare l’intervento in estate per lasciare i bambini ai nonni e non creare problemi neanche al lavoro.

La “rinascita” era vicina, dolorosa la ripresa, ma l’idea di togliere le bende e ritrovare una pancia piatta priva di ogni “intruso” le dava coraggio.

Purtroppo quel bozzetto, anche se lievemente diminuito, era ancora lì!

Non si spiegava perchè e , a distanza di un mese dall’intervento, torna dagli stessi medici che l’hanno operata:

“è normale, deve sgonfiarsi la parte, vedrà che migliora”.

Due mesi di fermo completo, oltre il tempo consigliato, per essere sicura che tutto si sistemasse.

Nulla. Solo rabbia e sconforto.

Diastasi, questa sconosciuta!

La pancia aveva ancora quel bozzetto, le si gonfiava esattamente come prima, solo una cosa era cambiata:

ora era arrabbiata, confusa, con un fisico da ripristinare completamente dal post intervento!

Un’estate “buttata”, tanto dolore, tanto nervosismo (che purtroppo si riversava nella vita familiare) e fisicamente era fuori forma, doveva ricominciare da capo.


Come puoi notare dalle sue foto, il “bozzetto” è rimasto lì, prima e dopo 20 giorni dall’intervento, anzi le si è anche ingrandito a distanza di 1 anno.


Si era rassegnata finché non entrò al Mommy’s per accelerare il suo stato di ripresa della forma fisica.

Lei era venuta per gli inestetismi che aveva sui fianchi e che, dopo l’intervento e senza alcuna attività fisica, si erano accentuati.

Io e il mio staff invece, ci siamo ritrovati davanti proprio l’esempio di quello che stavamo studiando: la diastasi dei retti addominali!

In quel periodo infatti, ero a stretto contatto con l’associazione Diastasi Donna, per capire come aiutare le neomamme che si rivolgono al nostro Istituto a tornare davvero in forma e senza incorrere a patologie indesiderate.

sport dopo il parto
Elena Albanese al Mommy’s

Studiavamo come riconoscere cosa c’è davvero dietro una pancia che non si sgonfia dopo un parto, come intervenire esteticamente, ma soprattutto come aiutare le neomamme a prevenire il peggio.

Divulgazione e prevenzione 

La diastasi dei retti addominali è la separazione delle fasce muscolari che si presenta in una donna in gravidanza, per permettere al feto di crescere.

Una volta partorito, le fasce muscolari dell’addome tornano a posto fisiologicamente entro 1 anno.

Quest’anno è una fase fondamentale, in cui il corpo ha bisogno di essere monitorato e riportato con esercizi mirati a quello che era.

Cinzia purtroppo ci ha conosciuto tardi, l’intervento che le hanno fatto è stata la conferma di quanto sia prezioso l’intento dell’associazione e del Mommy’s!

Un’attività fisica intensa, concentrata sull’addome, non eseguita correttamente può allargare o peggio “tagliare” il tessuto che tiene insieme le fasce addominali, spingendo le viscere a passarci attraverso, formando quelle che si chiamano “ernie”.

Queste ernie vanno operate per evitare che in questi spazi ci si inserisca anche l’intestino, condizione grave che richiede un intervento tempestivo.

Ma anche se non si taglia il tessuto tra le fasce addominali, questo si può allargare ulteriormente  con la pratica di esercizi addominali, peggiorando la situazione.

Si separano ancora di più le fasce addominali, non c’è contenimento corretto degli organi interni, come risultato si ha una pancia soggetta a gonfiore e una postura conseguentemente scorretta.


Le posizioni A, B e C ci dicono se si ha o meno la diastasi.

Purtroppo l’intervento che le hanno fatto non era adeguato alla sua situazione. Invece di correggere la diastasi le hanno “coperto” le ernie e la situazione è rimasta la stessa.Non hanno riavvicinato i retti addominali e le manifestazioni della diastasi rimangono, con “pinne” (A e B) o “solchi” (C).


Sfortuna o ignoranza?

Cinzia grazie ai nostri suggerimenti e ai consigli dell’associazione Diastasi Donna ha eseguito altri esami. Ha la diastasi addominale ma il chirurgo che l’ha operata non ne sapeva nulla.

Possibile?

Purtroppo sì.

L’associazione Diastasi Donna combatte ogni giorno per divulgare attraverso convegni informativi rivolti a medici e chirurghi estetici cosa sia la diastasi, come prevenire e intervenire.

Soprattutto rendere l’intervento convenzionato con il SSN!

Noi con gli eventi MOM to BE siamo al fianco dell’associazione e vogliamo informare le donne in gravidanza e aiutarle a prevenire una patologia davvero invalidante.

Purtroppo tra gli stessi medici non c’è una conoscenza appropriata di questa patologia, né tantomeno di come intervenire correttamente.

L’associazione ha selezionato per ogni regione d’Italia i professionisti che se ne occupano e sta aiutando davvero tante donne a prevenire la diastasi o a rivolgersi a chi sa operarla adeguatamente.

Cinzia purtroppo dovrà subire un nuovo intervento e non ha il coraggio di passare tutto quello che ha già vissuto.

Ma i suoi dolori di schiena aumentano, l’attività fisica è meglio non farla per non peggiorare la sua diastasi, il suo stile di vita è tutt’altro da quello che sperava.

La missione del Mommy’s

Abbiamo scelto di seguire le donne che decidono di diventare mamme.

Le seguiamo nella trasformazione più bella e impegnativa che è la Gravidanza per poi riaccompagnarle verso una nuova consapevolezza ed accettazione di loro stesse.

Siamo il primo Istituto di Bellezza in Italia a Misura di Mamma e non possiamo ottenere il massimo dei risultati se non ci aggiorniamo continuamente.

Ti ho raccontato questa storia non solo per aiutarti a capire cosa potresti avere se ti ritrovi nella storia di Cinzia, ma soprattutto per evitarti una trafila di questo tipo se stai programmando una gravidanza, o sei incinta, o hai appena partorito.

Con il mio staff  e gli esperti di diastasi stiamo mettendo a punto un programma specifico per agire sull’addome con manualità e macchinari dedicati.

Aiuteremo le neomamme lavorando sui tessuti addominali mettendoli nella condizione di renderli elastici e capaci di tornare nella posizione pre-gravidanza.

Nel caso in cui sia poi necessario l’ intervento di correzione della diastasi, assisteremo la mamma prima e dopo l’intervento, per preparare il tessuto all’operazione e successivamente per aiutarne la cicatrizzazione e la ripresa ottimale.

E’ un impegno che va oltre le semplici conoscenze delle attività estetiche e per questo ti prego di diffidare da centri generalisti che “semplificano il problema!”( al momento sono abbastanza certa che nessuna estetista conosca il problema. dopo questo articolo c’è chi si documenterà ma non basta reperire informazioni sul web se si vuole rispondere alle donne).

La mia missione è il benessere psicofisico della mamma e con il mio staff continueremo a studiare, a formarci e soprattutto a informare le mamme e le future mamme con le prossime edizioni del MOM to BE !

Saranno sempre presenti Nutrizionista, Psicologa, Presidente dell’Associazione Diastasi Donna e noi Estetiste delle mamme, con la volontà di informare le partecipanti in dolce attesa su:

  • Come vivere serenamente tutto il periodo della gravidanza
  • Quale alimentazione seguire
  • Come prevenire la depressione post parto
  • Quali esercizi seguire nel post parto per evitare la patologia della diastasi
  • I percorsi da seguire a livello estetico per alleviare i disturbi della dolce attesa e per tornare in forma dopo il parto

Se sei un a futura mamma ti consiglio di tenere d’occhio la pagina MOM to BE per vedere le prossime date e iscriverti in tempo…non abbiamo molti posti a disposizione per motivi logistici( se vuoi scrivere a isotta@esteticaermamme.it per essere informata in anteprima sulle prossime date).

Se invece hai già partorito chiamaci in Istituto allo 0687787484 per metterti in lista per il BodyFit Day, le giornate a porte aperte per le consulenze gratuite dedicate alle mamme che desiderano ritornare in forma nel modo corretto.

Isotta

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Spero di averti fornito delle informazioni importanti, se non per te almeno da condividere con amiche che potrebbero trovarsi in una situazione di questo tipo, o sono incinte e quindi ancora in tempo per prevenire!


A presto,

Isotta


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