La scorsa settimana sono stata a Dubai per la fiera mondiale del settore beauty, un evento considerato un po’ come la notte degli oscar della bellezza!
Una tre giorni di demo, conferenze e novità per rispondere alla sempre crescente richiesta di invertire l’orologio biologico e avere un’immagine al top.
Ho percorso 15 km di corridoi, mi sono caricata quasi 10 kg di materiale informativo, mi sono fermata a parlare con persone di ogni nazionalità e ho provato così tanti prodotti e strumenti da andare in confusione!
Avrei una relazione dettagliata su tutto quello che ho visto, letto e provato (la Korea si conferma il paese più evoluto in tema di formulazioni e il Giappone in tema di standard qualitativi), ma la verità è che ciò che più mi ha colpito è stata una conferenza dal titolo “La bellezza che sblocca il potenziale”.
Ipersintetizzando, in questo mondo si è sempre fatto leva sulla sensazione delle donne di non essere “mai abbastanza”: mai abbastanza belle, mai abbastanza magre, mai abbastanza sexy (e diciamo che con tutto quello che si vede online non è poi così difficile riuscirci!). E le aziende ci sguazzano.
La realtà è che il (sacrosanto) desiderio di volersi vedere bene deve basarsi non sull’“odio” che una donna prova verso la sua immagine ma, al contrario, perché si ama. Ama il suo involucro e lo rispetta. E vuole riservargli il meglio, perché ci deve vivere tutta la vita.
Better skin, better life
Ogni volta che applichi un prodotto deve essere perché vuoi esaltare la tua bellezza e non perché ti osservi in modo spietato; ogni volta che vuoi dedicarti un trattamento o vuoi seguire programma beauty deve essere perché vuoi riportare il tuo corpo a uno stato di benessere e salute non perché ti senti giudicata dagli altri.
Chi si occupa di beauty deve sempre ricordare alla consumatrice finale che ogni novità e ogni tecnologia ha lo scopo di farla stare bene il più velocemente ed efficacemente possibile. Non di rincorrere uno stereotipo (qui qualche consiglio per avere un corpo efficiente, soprattutto superata una certa età).
Solo in questo modo tutto quello che avevamo l’opportunità di vedere in fiera avrebbe assunto un significato diverso.
Bellezza: being authentic is the key!
Si chiedeva dunque uno sforzo a tutti gli addetti del settore di promuovere il concetto che una donna non è una ruga o un numero sulla bilancia e che essere sexy non è questione di taglia, ma di attitudine.
Al nostro unico corpo dobbiamo riservare amore, rispetto e gratitudine, coltivarne la salute e non snaturare il concetto di “body positivity” per giustificare cattive abitudini.
Il tuo corpo non è un problema da risolvere, ma un capolavoro da celebrare.
Non ignorare i segnali che ti manda. Un inestetismo (che può essere anche una pelle secca) è la sua richiesta di avere le tue attenzioni. Dagliele. E fatti sostenere da chi fa il mio lavoro.
Un’estetista appassionata vuole solo essere tua alleata per esaltare la tua autenticità facendoti sentire compresa e mai esclusa.
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