Lo sapevi che…
Durante la gravidanza il seno arriva a pesare quasi 1⁄2 kg in più?
Questo perché gli estrogeni, gli ormoni sessuali femminili, lavorano sodo e si occupano tra le altre cose di far aumentare il grasso nel seno e di formare i canali che porteranno il latte ai capezzoli.
Durante l’allattamento il seno può diventare più grande e aumentare anche di 2/3 taglie?
Questo perché la prolattina stimola la produzione di latte che riempie i seni e li ingrandisce. Insomma, in gravidanza e durante la prima fase dell’allattamento il seno delle donne è bellissimo! Sodo, pieno, tonico. Ma questo è solo uno stato transitorio che va gestito per non avere brutte sorprese quando tornerà tutto alla normalità.
Ci sono anche altri cambiamenti che potrai notare ma di cui non ti devi preoccupare. Se vedi i capezzoli più scuri significa che la melanina lavora di più. Una volta riequilibrata l’attività ormonale questo fenomeno sparirà.
Se i seni sono più sporgenti e gonfi invece si tratta di un meccanismo di difesa che si sta impostando in vista dell’allattamento. E’ probabile che tu li possa sentire dolenti ma è importante che tu mantenga la pelle del seno molto idratata e nutrita. Il rischio smagliature è in agguato anche in quella zona ma il loro segno sarà evidente dopo l’avvio dell’allattamento. Per evitare brutte soprese quando tutto ritornerà alla normalità devi utilizzare qualche piccola accortezza.
Diversamente quando terminerai di allattare il tuo seno sarà come svuotato e avrà una evidente perdita di tono. Innanzitutto devi scegliere un reggiseno di forma e taglia adeguata per sostenerlo. E dovrai cambiarlo durante la gravidanza in base a quanto aumenta.
A casa invece devi usare delle creme specifiche che combattono la perdita di elasticità e ti aiutano a prevenire le smagliature.
Dopo la fine dell’allattamento puoi:
– effettuare dei trattamenti mirati per il seno;
– aiutarti a casa con degli esercizi favoriscono l’apertura del torace ed evitino di farti incurvare in avanti;
– continuare a massaggiare dal basso verso l’alto le creme più giuste per te.
MA QUALI PRODOTTI SCEGLIERE?
Non è semplice orientarsi nella scelta dei prodotti.
Generalmente si tende ad acquistare in farmacia perché si pensa sia un canale più controllato ma certamente non è personalizzato. Se vuoi fare una scelta sicura che tenga conto davvero delle tue esigenze puoi provare i prodotti specifici del nostro Maternity Box, il kit completo di prodotti dedicati alle future Mamme.
Per il seno abbiamo due scelte che tengono conto di due periodi ben precisi.
Il primo è l’EMULSIONE SENO, il prodotto perfetto in fase di prevenzione (prima di una gravidanza e nell’età dello sviluppo), durante la gravidanza e dopo l’allattamento. A base di olio di avocado e fitoestratti di equiseto, echinacea e rosa canina ,questa emulsione rende la pelle elastica ,contrasta il rilassamento cutaneo e previene le smagliature.
Il secondo è l’OLIO ALLE MANDORLE DOLCI , il prodotto ideale da utilizzare durante l’allattamento perché super idratante e assolutamente privo di odori. Così sarai certa di non “confondere” il tuo bimbo al momento della poppata.
Con i prodotti della linea MBL hai la garanzia di ingredienti sicuri, assenza di sostanze allergizzanti e presenza importante di principi attivi per dare un risultato efficace.
E dopo il parto cosa succede?
Subito dopo il parto il seno assume un ruolo primario. Non solo strumento per la pratica dell’allattamento naturale, riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come fonte di nutrimento primario, ma anche calore, contatto e sicurezza: questo e molto altro rappresenta il seno di una mamma per il suo bambino.
Eppure ci sono casi in cui il seno si può generare disagio e sofferenza al punto da rovinare questo delicato momento emotivo della mamma e del bambino. Queste fonti di disagio e dolore sono le cause principali che determinano una triste statistica: solo il 10% dei bambini italiani è allattato al seno dopo i 6 mesi. Come noi anche la Germania.
Ma quali sono i motivi ricorrenti che portano le donne a smettere di allattare nelle prime settimane?
Il primo è il convincimento della mancanza di latte. E’ un tema troppo ampio per essere trattato in questa sede perché si basa su una serie di aspetti non solo fisiologici ma anche psicologici e culturali su cui gli operatori sanitari stanno ancora lavorando. Il loro compito? Spiegare cosa significa non avere latte e dimostrare come invece averne abbastanza. Ogni neomamma dovrebbe avere fiducia nelle proprie capacità di nutrire e accudire i propri figli in modo naturale e per fortuna ultimamente ci sono sempre più è campagne informative e associazioni che promuovono l’allattamento materno come ad esempio la LECHE LEAGUE (https://www.lllitalia.org) che
con il suo famosissimo manuale “L’arte dell’allattamento materno” ha aiutato milioni di mamme in tutto il mondo ad avviare e mantenere a lungo nel tempo la pratica dell’allattamento al seno.
Il secondo problema per importanza sono ingorghi mammari, stasi del latte e mastiti a cui è imputabile il DOLORE che fa desistere le mamme dal proseguire. Se il convincimento della mancanza di latte afferisce alla sfera psicologica, quelli di ingorghi, stasi e mastiti sono problemi riconducibili alle importanti sollecitazioni della suzione e alla trasformazione della ghiandola mammaria.