L’ultima tendenza fra le bambine e le ragazze della Generazione Alpha sono gli ormai famosissimi beauty party: si tratta di feste di compleanno o eventi speciali in cui le bambine vengono immerse in un mondo di trattamenti estetici come maschere viso, manicure, pedicure e massaggi rilassanti mentre fanno merenda e mangiano junk food, imitando ed emulando influencer e celebrities che promuovono uno stile di vita improntato sull’apparenza. Le bambine vedono le loro eroine dedicarsi costantemente alla cura estetica e, inevitabilmente, desiderano imitarle. Il mercato ha colto questa esigenza e ha creato servizi su misura, trasformando i beauty party in un’opzione sempre più popolare per le feste di compleanno e non solo.
L’adultizzazione precoce, seguendo le orme delle influencer
I genitori che scelgono questa opzione sono sicuramente in buona fede: vogliono per le loro figlie un’esperienza divertente e leggera che le faccia sentire speciali. Ma un fenomeno di questo tipo solleva questioni importanti da non sottovalutare legate all’adultizzazione precoce e al rischio di alimentare una visione distorta dell’autocura e della bellezza.
L’adultizzazione precoce è un fenomeno studiato in psicologia dello sviluppo e può avere conseguenze a lungo termine. Secondo uno studio pubblicato sull’ American Psychological Association (APA), “l’esposizione precoce a standard estetici irraggiungibili può influenzare negativamente l’autostima e favorire lo sviluppo di disturbi legati all’immagine corporea, come ansia e disordini alimentari. Inoltre, può contribuire alla sessualizzazione delle bambine, rendendole più vulnerabili alle pressioni sociali legate all’apparenza”.
Da una parte è positivo che sviluppino un rapporto sano con la cura di sé, ma dall’altro il rischio è che interiorizzino fin da piccole l’idea che la bellezza esteriore sia un valore primario, spesso a discapito di altri aspetti della crescita personale. E questa considerazione mi permette di introdurre un altro aspetto da considerare.
“Ora vedo l’enorme sforzo di essere belli, il rovello perenne, la disciplina marziale dell’apparire, a cui una gran quantità di giovani italiani è sottoposta […] L’unica nota inquietante in tanta bellezza è lo spettro aleggiante della clonazione. Tutti questi belli e queste belle, disinvolti e ridanciani, si assomigliano maledettamente” (R. Simone, 2009)
L’era del fascismo estetico: l’apparenza è più importante della sostanza
Queste sono le parole di un linguista che ha coniato il termine di “fascismo estetico” per descrivere le conseguenze dell’ossessione sociale per la bellezza standardizzata quando analizzava il fenomeno della videocrazia.
Rispetto a 15 anni fa le cose non sono migliorate: è sotto gli occhi di tutti che tra i giovani sempre più spesso l’apparenza è più importante della sostanza. Esporre le bambine al concetto della cultura (ossessiva) dell’immagine fin dalla tenera età, potrebbe instillare in loro la convinzione che per essere accettate e apprezzate in qualsivoglia campo, sia necessario aderire a determinati canoni estetici. E la favolosa Demi Moore nel distopico film “The Substance” rende bene l’idea.
Detto questo, non è mia intenzione demonizzare completamente il “gioco” dell’autocura. Anzi. E’ tra le mura domestiche, infatti, che i bambini imparano a rispettarsi e ad accettarsi.
Bellezza come autocura, rispetto e fiducia in sé stessi
La prima vera beauty influencer dei figli, lo dico sempre, è la mamma. Emulando i suoi comportamenti, infatti, i bambini vivono un momento di crescita e di consapevolezza importante. Sono la prima, del resto, a insegnare ai miei figli il modo di valorizzarsi rimanendo fedeli alla loro identità in costruzione, a promuovere il massaggio infantile come mezzo di comunicazione e ad accogliere le piccole ospiti per le loro prime volte dall’estetista (sono onorata che le mamme mi affidino questo imprinting professionale!). Questo perché prendersi cura del proprio corpo può essere un’esperienza positiva se inserita in un contesto sano e consapevole (che poi è la filosofia del mio lavoro) perché si tratta di promuovere l’accettazione delle proprie unicità.
E chi, meglio della mamma può insegnare ai figli attraverso i suoi gesti quotidiani, che la bellezza non è solo apparenza, ma anche cura di sé, rispetto per il proprio corpo e fiducia in sé stessi? Attraverso piccoli rituali come l’applicazione di una crema per proteggere la pelle o la detersione quotidiana, o ancora l’idratazione e la rimozione delle impurità, trasmette valori fondamentali come l’autocura, l’autostima e l’importanza di sentirsi bene nella propria pelle, senza inseguire standard irrealistici. Un’eredità preziosa che va oltre l’estetica, ponendo le basi per un rapporto sano e positivo con la propria immagine.
Della serie lasciamo che i bambini facciano i bambini in spazi adeguati alle loro esigenze. Lasciamo che le loro guance arrossiscano perché hanno corso o riso a crepapelle e non perché hanno provato il blush color pesca. Che usino le loro manine per colorare o fare meravigliosi lavoretti, anziché metterle dietro all’ultimo gloss comprato in profumeria per farlo risaltare sui social come fanno le beauty influencer.
Il nostro babycare è diverso, scopri perché
Non a caso, nel nostro servizio di babycare ho voluto realizzare attività e giochi ludico-creativi pensati per stimolare l’immaginazione e supportare la crescita emotiva e personale dei più piccoli. Ogni esperienza proposta non è solo un momento di svago, ma un’opportunità per i bambini di esprimere sé stessi, sviluppare la propria autostima e rafforzare la consapevolezza della propria identità. Attraverso il gioco, il colore, la creatività e il confronto con gli altri, i più piccoli imparano a conoscersi meglio, a valorizzare le proprie unicità e a sentirsi sicuri nel proprio percorso di crescita. Un ambiente accogliente e stimolante che trasforma il divertimento in una vera esperienza di apprendimento e sviluppo.
E tu, sei d’accordo con me?